L’acquisto di un immobile da destinare ad abitazione comporta diversi benefici, noti come Bonus Prima Casa. In presenza di determinati requisiti (che vedremo in seguito) l’acquirente potrà beneficiare dell’applicazione imposte ridotte. Ma le agevolazioni spettano anche quando chi vende è un’impresa, e di conseguenza la compravendita di immobile è soggetta a IVA? Scopriamolo insieme.
Quali requisiti per accedere all’agevolazione prima casa?
Sia che l’immobile che intendiamo acquistare sia stato messo in vendita da un privato, sia che invece a proporlo sia un’impresa, l’acquirente dovrà soddisfare determinati requisiti per poter usufruire delle agevolazioni.
Il primo riguarda il Comune nel quale si trova il fabbricato , che dovrà coincidere con quello in cui l’acquirente risiede (o intende trasferire la residenza) oppure dove lavora.
Nel caso in cui risieda in un Comune diverso, dovrà dichiarare nell’atto di compravendita di voler trasferire la propria residenza, e avrà 18 mesi di tempo per farlo, pena la decadenza dei benefici.
Un altro elemento fondamentale per poter fruire delle agevolazioni acquisto prima casa prevede che l’immobile che si intende acquistare rientri in un delle seguenti categorie catastali:
· A/2 (abitazioni di tipo civile)
· A/3 (abitazioni di tipo economico)
· A/4 (abitazioni di tipo popolare)
· A/5 (abitazioni di tipo ultra-popolare)
· A/6 (abitazioni di tipo rurale)
- A/7 (abitazioni in villini)
· A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi).
Le agevolazioni “prima casa” non spettano per l’acquisto di un’abitazione appartenente alle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici). Sono invece ammesse a fruire delle imposte agevolate le eventuali pertinenze, cantine e garage, che siano classificate nelle categorie catastali C/1, C/2 e C/6, limitatamente a uno per ciascun immobile.
L’ultimo requisito riguarda invece le eventuali proprietà immobiliari già detenute dall’acquirente. Cosa accade se chi compra ha già una casa? Potrà comunque beneficiare delle agevolazioni a patto che si impegni sul rogito a vendere la casa che già possiede entro un anno dal nuovo acquisto.
Imposte agevolate con i benefici “prima casa”
Ora che abbiamo visto chi può aver diritto al pagamento delle imposte agevolate, cerchiamo di capire quale è l’importo del “risparmio”.
Le imposte da versare quando si compra con i benefici “prima casa” sono diverse a seconda che, chi vende, sia un privato o un’impresa, e ancora se quest’ultima venda in esenzione di IVA o la vendita sia soggetta a IVA:
· se il venditore è un privato o un’impresa che vende in esenzione Iva
o imposta di registro proporzionale nella misura del 2% (anziché del 9%)
o imposta ipotecaria fissa di 50 euro
o imposta catastale fissa di 50 euro
· se si acquista da un’impresa, con vendita soggetta a Iva
o Iva ridotta al 4%
o imposta di registro fissa di 200 euro
o imposta ipotecaria fissa di 200 euro
o imposta catastale fissa di 200 euro
Precisiamo che la vendita in esenzione di IVA da parte di un’impresa può avvenire per immobili ultimati da oltre 5 anni. In caso di vendita immobiliare di nuovi fabbricati l’impresa dovrà sempre applicare l’Imposta sul Valore Aggiunto.
Le imposte dovute (sia in caso di vendita con IVA che in esenzione d’imposta o da privato) saranno calcolate e versate direttamente da chi acquista al momento del rogito notarile.
Perché acquistare un immobile nuovo da impresa con benefici prima casa
Abbiamo già visto che l’acquirente potrà beneficiare di un’aliquota IVA ridotta al 4% (anziché pagare la normale aliquota 10%), le imposte di registro, ipotecaria e catastale, ciascuna nella misura fissa di 200 euro. Questo vale anche per la cessione di fabbricati ancora in via di costruzione.
C’è tuttavia un risparmio ancora maggiore che interessa coloro che decidono di acquistare un fabbricato nuovo (o in fase di ultimazione) direttamente dall’impresa, ed è quello che riguarda i benefici economici futuri che ne deriveranno. Acquistare oggi una prima casa realizzata con tutti quegli accorgimenti rivolti a garantire il massimo risparmio energetico degli edifici permette a chi ci vivrà di poter contare su un comfort abitativo ottimale sia in inverno che in estate, con una sensibile riduzione delle spese in bolletta. Pannelli solari, infissi coibentati e altri accorgimenti pensati per l’efficienza energetica, garantiranno ambienti sempre piacevoli con il minor consumo possibile.
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