Può accadere di rimanere affascinati dal prezzo relativamente basso a cui vengono proposte le case all’asta, e di conseguenza essere attratti dalla prospettiva di acquistarne uno, preferendolo magari a un nuovo appartamento. Ma è davvero una soluzione così conveniente? Oggi cercheremo di analizzare tutti gli aspetti che chiunque si appresti a partecipare a un’asta per l’aggiudicazione di un immobile dovrebbe considerare, e capire se questa è davvero la scelta più vantaggiosa.
Come comprare casa all’asta, caratteristiche delle vendite giudiziarie
Per prima cosa vediamo cosa significa comprare una casa all’asta, e quali sono i passi da seguire per potersi aggiudicare l’immobile di proprio interesse. Le aste giudiziarie possono essere di due tipi:
· Vendita senza incanto
· Vendita all’incanto
Nel caso di vendita all’incanto colui che intende partecipare per l’aggiudicazione dell’immobile dovrà presentare un’offerta in busta chiusa presso la Cancelleria del Tribunale, contestualmente a una cauzione obbligatoria pari al 10% dell’importo, mentre nella vendita senza incanto ad aggiudicarsi l’immobile sarà colui che, in corso d’asta, farà l’offerta più alta. Si tratta di una gara tra offerenti, generalmente effettuata quando per qualsiasi motivo la vendita all’incanto non ha fatto emergere potenziali acquirenti.
Molto spesso ogni asta deserta comporta poi un ribasso del prezzo dell’immobile del 25%, portandolo così a un prezzo molto inferiore a quello di mercato. Apparentemente potrebbe quindi trattarsi di una soluzione estremamente vantaggiosa per chi cerca un’abitazione da acquistare, ma è davvero così?
Comprare casa all’asta o da impresa? Due soluzioni a confronto
Non sempre la scelta di comprare un immobile all’asta si rivela la più vantaggiosa (anzi, a dire il vero, non lo è quasi mai). Questo perché oltre al prezzo dell’immobile, sicuramente più basso di quello di mercato, ci sono molte altre considerazioni da fare.
La prima riguarda le spese per il professionista che ha gestito la pratica, che ovviamente ricadono sull’acquirente. Difficilmente la persona fisica che intende fare questo passo sarà in grado di gestire autonomamente tutto l’iter, e soprattutto di saper individuare la presenza di vincoli o anomalie catastali che non verranno “annullati” dall’asta, ma dovranno essere regolarizzati dal futuro acquirente. Il costo del servizio fornito da un’agenzia o un professionista andrà ad aumentare le spese dell’operazione.
Colui che intende accedere all’asta per l’aggiudicazione di un immobile dovrà anche avere a disposizione il 10% dell’importo da versare a titolo di cauzione , nonché la sicurezza che l’istituto finanziario gli concederà un mutuo nel caso in cui riuscisse ad aggiudicarselo. Questo perché non avrà molto tempo per saldare il prezzo stabilito nell’offerta. Solitamente il tribunale concede 60 giorni e, nel caso in cui chi si è aggiudicato la casa non riesca a rispettare i tempi, trattiene l’intera caparra e spesso gli addebita anche ulteriori spese.
C’è poi da considerare che il percorso che porta un immobile a finire in vendita all’asta giudiziaria è molto lungo. Molto spesso questa operazione viene messa in atto dagli istituti finanziari per recuperare le rate di mutuo non pagate, ma prima di giungere al pignoramento la banca concede solitamente delle proroghe per consentire al precedente proprietario di mettersi in regola con i pagamenti. Ne consegue che l’immobile oggetto d’asta sarà, nella maggior parte dei casi, una casa “datata” , che difficilmente presenterà tutte quelle caratteristiche che consentono oggi agli immobili nuovi di offrire le migliori performance. Con molta probabilità non disporrà di impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, né tantomeno potrà contare su sistemi di ventilazione meccanica controllata, o VMC, capaci di ricreare all’interno delle mura domestiche un microclima ideale. Ovviamente sarà sempre possibile installare all’interno dell’immobile un climatizzatore e un purificatore per ambienti, da azionare sia in estate che in inverno alla massima velocità per “compensare” le perdite energetiche che una scarsa coibentazione finirà inevitabilmente per causare. In alternativa potremmo anche decidere di migliorare la classe energetica dell’edificio con dei lavori di ristrutturazione, che comporteranno però notevoli disagi e influiranno moltissimo nel budget finale. D’altronde dover adeguare l’edificio potrebbe non essere una facoltà, visto che la recente Direttiva Case Green ha posto come obiettivo quello di arrivare a un patrimonio immobiliare a zero emissioni entro il 2050.
Quell’apparente risparmio iniziale rischierà di essere “cancellato” nel corso di pochi anni da bollette vertiginose e spese di ristrutturazione, e l’immobile acquistato all’asta giudiziaria finirà per mostrarsi decisamente più oneroso di una casa nuova comprata da un’impresa che attua le migliori tecniche per dare alla propria clientela uno spazio abitativo capace di offrire il massimo comfort.
Un immobile nuovo realizzato dalla nostra ditta con i migliori materiali, unità multifunzione a pompa di calore che assicura il comfort tutto l’anno, progettato con le più avanzate tecnologie antisismiche, permetterà a chi lo acquista di avere una casa “chiavi in mano”, ovvero un’abitazione nella quale andare subito a vivere con la sicurezza di poter disporre di tutte le migliori tecnologie e vivere nella massima sicurezza. Con molta probabilità quest’ultima soluzione può apparire, ad una prima occhiata, economicamente più impegnativa, ma se ci soffermiamo a considerare il risparmio in bolletta, un comfort abitativo che non conosce rivali, il fatto che non dovrà essere sottoposta a nessun tipo di intervento per moltissimi anni, e tutti gli altri vantaggi di una casa nuova all’avanguardia, ecco che la maggiore spesa iniziale si trasforma in un guadagno che potrà solo aumentare nel corso degli anni.
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